
Podcast: la settimana phastidiosa – 12 settembre 2020
I fatti più phastidiosi della settimana, tra cui uno, relativo ad una vicenda che si trascina senza soluzione di continuità da anni, aggrappata alle tasche dei contribuenti
- Ecco il programma nazionale francese di ripresa e resilienza, attendendo quello italiano. Spoiler: non si inventa nulla, la pubblica amministrazione sarà decisiva nella implementazione delle misure previste;
- La Banca d’Italia stima l’impatto del Recovery Fund sulla nostra crescita. Sotto ipotesi pressoché eroiche, vista la storia di questo paese;
- Nuovo reality italiano: i consigli di zia Paola, anello di congiunzione tra un Pd ed un grillino;
- Dalla curva di Laffer al moltiplicatore keynesiano, sino al pozzo del deficit a cui “attingere”, la politica (non solo italiana) ha scoperto come combattere entropia, trade-off e problemi di copertura finanziaria. Ma poi arrivò Conte…
- Il governo Johnson ipotizza di disattendere il trattato di ritiro dalla Ue, firmato undici mesi addietro. Sino a che punto si spingerà, questa farsa negoziale? E perché la Ue insiste sul piano di gioco livellato?
- Alla ricerca di una missione strategicamente pubblica per MPS, ecco l’illuminazione: potrebbe diventare polo aggregante o aggregato di crediti deteriorati. E qui l’expertise esiste, in effetti;
- Mi pare imprescindibile che la nostra classe dirigente, prima di ogni altra velleità, debba imparare ad usare i device;
- Abbiamo inventato la low-costola;
Questa settimana, il podcast racconta la psichedelica vicenda Alitalia, col piano industriale fantasma e la newco che non esiste ma è sempre imminente. Buon ascolto.
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