- Il Labour centrista travolge come da attese il relitto dei Tories, col contributo dell’eterno Lucignolo Nigel Farage. Si parte, tra immancabili promesse di cambiamento e il desiderio di non spaventare nessuno;
- Ma ecco sorgere il “caso” del crudele sistema elettorale britannico;
- Italianizzazione d’Albione: gli obiettivi di Pil;
- Dopo la tragica performance di Biden, i mercati aggiustano le aspettative;
- L’economia statunitense pare iniziare a rallentare anche sui servizi;
- Dopo il cacao, i grani: benvenuta disinflazione;
- Il presidente argentino incassa l’approvazione di importanti misure della sua politica economica, sia pure ammorbidite dal compromesso parlamentare. Ora si punta alla fine della monetizzazione e al ripristino delle riserve valutarie;
- La traccia della melonisation di Giggino Bardella;
- Nel frattempo, da noi è nato il Nuovo Fronte Provinciale;
- Poderosi rulli di grancassa per convogliare i risparmi degli italiani verso le Pmi nostrane. Tra invocazioni al mercato unico dei capitali europei e nazionalismo finanziario più o meno interessato, lo strabismo impazza;
- Finalmente se n’è Ita. Forse;
- Ma la coerenza dei nostri patrioti merita una menzione e fors’anche una minzione;
- Sistemi superiori di incentivi e dove trovarli;
- La poltrona di Sangiuliano è seriamente minacciata;
- Finalmente una collocazione europea per i pentastellati;
- La valigia sul letto, quella di un corto viaggio;
- L’ingrata Giorgia tenta nuovamente il cosiddetto repulisti;
- Esistono margini di collaborazione tra Schlein e Meloni, credetemi;
- Il magico mondo delle coperture immaginarie di Elly, seconda puntata;
- Managerialità in purezza, anche senza andare a Waterloo;
- La terra dei cachi e dei bonus;
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