- Nella Memeland del nuovo duo padrone d’America, arriva una spending review molto ambiziosa. Finirà come le precedenti oppure Trump accetterà l’impopolarità di tagliare i programmi di spesa più amati dagli americani?
- Va bene avere un approccio transazionale, ma anche meno;
- Mentre attendiamo i dazi di Trump, ecco l’idea multipartisan, fotocopiata dall’egemonia culturale dell’Avvocato del Popolo. Andiamo di scorporo o prendiamo un fantasioso MES difensivo. Cioè altro debito, ma “senza gravare sul popolo”;
- Ma in Ue niente scorpori. In caso, dirottamenti di fondi non spesi;
- I mercati stanno iniziando a scontare futuri robusti aumenti del debito federale tedesco, malgrado il vincolo costituzionale? Attendendo la probabile Cancelleria di Friedrich Merz, la Germania deve reinventarsi e ritrovare la crescita;
- Nell’attesa, il paese si gioca la carta italiana, letteralmente;
- Classifiche di non crescita, il Belpaese prossimo al podio;
- La coerenza e la tradizione di un paese nelle ambiziose parole della sua premier;
- Ricordate quel detto un po’ greve, sul “mangiare l’uovo in culo alla gallina”? Ecco, quello;
- Frittatona di cipolle e commissione parlamentare d’indagine. Il terzo elemento vien spontaneo;
- Einstein aveva ragione sulla definizione di follia. Poi ci sono incentivi peculiari per l’ossessione;
- Seguiranno proposte di riforma molto ammeregane, ché ora a destra vanno di moda, con una eccitazione che ricorda quella dei comunisti italiani per l’URSS;
- Cose che non vedremo in Italia, potete scommetterci;
- Pentastellati “innovativi”? Non come ufficio di collocamento di trombati;
- La nostra stampa ha molti problemi. Alcuni sono piuttosto anziani;
- I social media manager e il termometro come avversario politico;
- Arriva il prossimo giorno del giudizio, fervono le prove costume;
- A morte il dollaro, viva il dollaro;
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