- Mentre l’ordine degli Emendamenti sta cambiando, Free speech per me ma non per te;
- La Fed rispetta le attese, ma sotto la superficie tutto ribolle. Stranamore Miran stampa la faccia sui diagrammi delle previsioni. In palio, il controllo dei tassi a lunga scadenza, figlio della dominanza fiscale;
- Amare la borsa americana ma non il dollaro;
- L’ultima trovata di Trump per favorire gli oligarchi aziendali rispetto agli investitori;
- Quasi pronto il moto perpetuo dei babbei, grazie al dazio;
- Fine della (interessata) carriera dell’unico pontiere di Trump finora visto all’opera;
- Qualcuno negli USA si è accorto che non si possono fare le statistiche coi dati secchi;
- Uno Starmer in versione punching ball mobilita la Royal Family per cercare di sbloccare gli accordi con Trump, soprattutto per il moribondo acciaio britannico. Sicuri fosse un deal privilegiato?
- Non solo Italia: anche Regno Unito e, soprattutto, Francia rischiano di collassare sotto il peso della spesa pubblica per gli anziani. Probabili correzioni in emergenza anziché smantellamenti a freddo dello status quo;
- La partita di raggiro del fiscal drag, spiegata bene ai britannici;
- Cosa non è chiaro della frase “gli indennizzi ai balneari non sono ammessi“?
- Interessanti esperimenti economici in vivo: anzi, in vino;
- La fabbrica degli influencer politici;
- Il secolo della marmotta italiana in discarica;
- Però c’è anche armonia, basta dibattere tra amici;
- Voci di costo del nucleare che “qualcuno” tende a scordare;
- La corporazione della magistratura ha già dato l’ergastolo alla logica;
- Il sindaco di Bologna pare avere un debito formativo in economia elementare;
- Testardamente coprofaga, è un Fatto;
- Un cosplayer è per sempre o fin quando lo voteranno;
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