Un grave rischio pende sul capo degli italiani: i fondi sovrani, soprattutto quelli “dei paesi produttori di petrolio”. A dare l’inquietante notizia è il premier Silvio Berlusconi, che conferma quello che l’audizione di Lamberto Cardia in Senato aveva anticipato: la crisi delle borse ha determinato forti cali della capitalizzazione per molte aziende italiane quotate, che ora sono (sarebbero) quindi più facilmente scalabili da acquirenti molto liquidi, tipicamente i fondi sovrani. Occorre quindi apprestare i sacchetti di sabbia.
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