- Nel secolo della marmotta fallita italiana, altro giro, altro deficit. Tornano le “privatizzazioni” e una spending review lisergica. In attesa che i mercati certifichino la nuova crisi finanziaria del paese;
- Grande spesa, poca resa? Fatto;
- Chi è senza ponte, porti la prima pietra;
- Verso la legge di bilancio 2024 con mercati globali molto tesi, rendimenti in risalita, scenari recessivi o stagflazionistici. Serviranno sobrietà e morigeratezza sui conti pubblici ma potrebbero non bastare: prepariamoci a vittimismo e diversivi;
- Ad esempio, le guerre culturali in un paese grottescamente deforme;
- Oppure una lunga campagna elettorale, dove il circo darà il peggio di sé;
- Per ora, qualcuno fa affermazioni fattualmente infondate;
- Ma soprattutto, continuano a mancare le basi;
- Cambia, per l’ennesima e forse ultima volta, la tassa sugli extra-margini bancari. Ora non c’entra davvero più nulla con le bellicose intenzioni originarie dell’esecutivo, e il suo gettito sarà simbolico;
- Quel labile confine tra egocentrismo e deficit di autostima;
- Perché anticipare la ricorrenza? Forse per qualche oscuro presagio?
- Ma il Piano Mattei non sarà la lunga attesa per il Piano Mattei?
- Mi chiamo Tajani, ho in testa una parrucca di idee meravigliose;
- I maestri del dissesto giungono all’ultima curva;
- Microsoft valuta l’opzione nucleare per i propri famelici data center;
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