- Poiché la conferenza stampa era prevista a fine 2023, la premier sembra essere rimasta a quella data, mentre sulle banche si arrampica sugli specchi e sull’immigrazione si accontenta di controfattuali mentre candida l’Italia a leader mondiale;
- Il titolare del MEF, scordando di essere figura apicale di un partito che non pare ostile al deficit, ipotizza future tosature dei kulaki italiani, all’opposto del suo vice. Come finirà?
- Di come i nostri eroi hanno disinnescato l’eurogolpe che un oscuro manipolo di immuni tecnocrati progettava per annaffiare di soldi italiani le banche tedesche e francesi;
- Segno dei tempi italiani: Confindustria sotto l’ombrellone;
- Vedete che accade ad esagerare con i superpoteri?
- C’è da spostare un senatore a vita;
- “Chi parla male, pensa male e vive male”. Vale anche per le leggi, che tuttavia appaiono il prodotto di una classe politica che ha urgenze e ambizioni diverse da chiarezza e linearità;
- L’Italia perde un primato europeo per mano dell’amico Orban;
- L’altro amico, Rishi, sembra lievemente disperato;
- I prezzi delle auto elettriche usate affondano, col rischio di destabilizzare il nuovo e l’intera filiera. Sono i problemi tipici delle transizioni tecnologiche, a cui si aggiungono i sussidi cinesi;
- Altro passo della Turchia fuori dal tafazzismo monetario e fiscale;
- L’intelligenza artificiale prossima a rubare il lavoro anche agli influencer;
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