- Musk apre la caccia ai “burocrati non eletti”, Trump esegue i suoi suggerimenti a colpi di ordini esecutivi. Passando sopra la testa degli eletti al Congresso e mostrando insofferenza verso i giudici. Quanto taglierà realmente?
- Per ora, procede con uno spoils system assai rozzo;
- Trump annuncia le “tariffe reciproche”: sembra una mossa brillante per ridurre i dazi a livello globale ma in realtà sarà un’illusione impallinata dalle lobby statunitensi che si opporrebbero alla loro riduzione;
- Intanto, le aziende americane si preparano a pagare la tassa Trump, in attesa di riversarla sui clienti;
- Trump spiana anche l’anticorruzione americana, che in realtà agiva pure su aziende straniere;
- Prossimo telefonatissimo assalto di Trump: la Fed;
- La cleptocrazia satrapica globale incorona Trump come proprio modello e lo imita diligentemente;
- Arriva la randellata per un’Europa alla deriva, e la cui crisi esistenziale è ormai manifesta in queste notizie;
- Visto il forte fabbisogno finanziario che attende la Ue, pressoché scontato il rinnovo del debito del Recovery Fund;
- Primi tentativi di sgonfiare la bolla speculativa formatasi sul prezzo del gas;
- Dopo anni di cattive performance azionarie, BP è in crisi e vale ormai la metà di Shell. Una aggressiva espansione nelle rinnovabili ha creato molto debito e confuso la strategia. Ora arriva il conto;
- Destini scontati ma si spera non a sconto: fondi infrastrutturali per la AV italiana;
- Passi avere un ministro che non porta benissimo, ma averne due potrebbe essere un problema;
- Ma è un problema anche avere un’opposizione di questo tipo, con le sue deliranti proposte di legge;
- Ma non c’è da temere: nuove risorse si “affacciano” sulla scena, per il bene del paese che amano (cit.);
- Le banche preda si difendono cercando di spingere i multipli. Il problema sono i predatori sottosopra;
- Previsioni sin troppo facili;
- L’imprescindibile informazione politica dei nostri giornali pucciosi;
- Crescono i problemi per Orbán, futuro polacco per l’Ungheria?
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