- Perché la borsa americana continua a salire malgrado la tempesta di dazi? Merito dell’AI, è la spiegazione di consenso, pur con alti rischi di bolla, mentre i margini sono alle stelle. Durerà?
- India martellata da Trump ma c’è tempo per negoziare. L’altro colosso Brics, il Brasile, addenta un taco;
- Noi non tratterremo il respiro nell’attesa delle sanzioni secondarie americane contro la Russia;
- The Donald ha un nuovo costoso giocattolo: gli investimenti offerti dai paesi per ridurre i dazi;
- Svizzera sotto shock per i dazi, tra viaggi della speranza e purissima disperazione. Alla fine, il governo decide un approccio molto cauto;
- E piove sul bagnato coi dazi sulle barre di oro;
- Stanno per arrivare i nuovi maxi dazi settoriali e Tim Cook si porta avanti col lavoro, anche in modalità nordcoreana;
- Ma la nuova grida trumpiana potrebbe essere un non-evento, cioè una buona notizia;
- Dopo lo shock del licenziamento della responsabile delle statistiche del lavoro, la corte di Trump enfatizza la ricerca di metodi affidabili. La realtà è un ulteriore passo verso la Repubblica delle banane o peggio;
- Alla Fed la soluzione-ponte del Dottor Stranamore Miran;
- Prende corpo l’inflazione elettrica da data center per l’AI;
- La Corte dei conti valuta l’avanzamento degli investimenti PNRR ed evidenzia l’ovvio: riusciremo a permetterci la spesa corrente da essi indotta, che il surreale entusiasmo per il nuovo debito rischia di sottovalutare?
- Premesso che lo chiamerei Garibaldi, il ponte sullo Stretto rischia di essere una rendita di penali a favore dei costruttori;
- I referenda pentastellati sono, come da tradizione, asetticamente descrittivi e per nulla subliminali;
- Nel paese di ristoratori e ristori, c’è qualche expat che ha conservato la sanità mentale;
- Ma il prossimo psicodramma potrebbe essere la lotta all’undertourism;
- Per citare il maestro Alberto Manzi, “non è mai troppo tardi” per imparare l’economia;
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(Immagine creata con WordPress AI)



