- Questa è l’America, ormai dovreste saperlo;
- Le colpe per il congelamento del mercato del lavoro americano sono già agevolmente attribuite;
- Forse (ma solo forse) qualcuno capirà che non si possono fare le statistiche coi dati secchi;
- Lisa Cook resta per ora alla Fed. Attenzione alle sorprese trumpiane;
- Finalmente strutturati i dettagli dell’accordo commerciale tra USA e Giappone. Quelli sugli investimenti sono da sottomissione e confermano che Trump vuole creare un fondo sovrano coi soldi altrui. Che accadrà alla Ue?
- Il fondo sovrano d’America è proteiforme ma l’idea è chiara;
- Dopo le ultime azioni di Israele, il dubbio resta e si acuisce;
- Qatar: sedotto, garantito e abbandonato;
- Mentre si scopre l’ovvio, e cioè che l’attuazione del Rapporto Draghi è in forte ritardo, Von der Leyen rilancia programmi velleitari o condannati a veti nazionali. Ma le colpe non sono tutte a Bruxelles;
- In Francia la crisi dei conti pubblici fa affiorare recriminazioni e minacce molto simili a quelle lette e sentite in Italia anni addietro. La strada verso l’accettazione della realtà sarà accidentata;
- In Cina, l’operazione travaso di debito dalla periferia al centro è in corso;
- La leva del bitcoin sta per finire negli orifizi dei suoi utilizzatori?
- Intanto è sempre “token, basta la parola“;
- Italiani, massimi esperti del Trattato Nato;
- Restano guai seri per Pirelli e le sue scatole cinesi rotte dai cinesi;
- Tornano i grandi produttori di progresso e anidride carbonica;
- Annoso problema stagionale italiano: come dare qualche mancetta e atteggiarsi a statisti;
- Ma c’è anche chi pensa di spendere in grande, svuotando i cassetti;
- E poi ci sono i tossici cocoriti dell’eurodebito immaginario quanto le soluzioni, spesso truffaldine;
- Cantami, o giornalista, dell’italico banchiere le gesta eroiche;
- L’età e il tifo a volte giocano brutti scherzi;
- Vita in provincia, dove il mondo arriva in forte ritardo;
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