Cari tutti,
Un po’ di tempo addietro ho deciso di aprire un Substack (si usa il minuscolo, come antonomasia tipo kleenex e jacuzzi o il maiuscolo come marchio? Boh). La motivazione principale era quella di mettere un segnaposto anche a questo canale di comunicazione, come fatto con altri. Non era quindi mia intenzione scriverci su base regolare perché sono e resto soddisfatto dell’ecosistema WordPress, dopo una quindicina di anni di utilizzo regolare, e perché non volevo né voglio creare confusione in chi mi segue.
Non ho alcuna intenzione di muovermi da qui: questo è e resta il centro della mia attività pubblicistica.
Tuttavia, ad un certo punto, mi sono trovato alluvionato da notifiche di nuovi follower o sottoscrittori a quel substack. Ho quindi scritto un post per avvertire che quello era e restava solo un segnaposto ma nulla da fare: i sottoscrittori aumentavano giornalmente.
A quel punto, come riempitivo, ho pensato di pubblicare un digest giornaliero di quello che posto sui miei social. Però mi è venuto in mente che numerosi lettori del mio sito mi hanno chiesto la possibilità di leggere i post senza l’intralcio della pubblicità, dicendosi anche disposti a pagare un piccolo abbonamento. Discorso analogo per gli ascoltatori del podcast. I quali già oggi possono ascoltare senza pubblicità e prima dell’orario di pubblicazione regolare diventando sostenitori su Spreaker o su YouTube. Ma ampliare quella possibilità potrebbe essere utile.
Ho allora pensato di creare una sorta di bundling: gli abbonati paganti al mio substack potranno leggere lì i post di Phastidio e ascoltare il podcast senza pubblicità.
Prendetelo per quello che è: un esperimento. Anche per i donatori presenti e futuri che avranno così modo di ottenere “qualcosa” in contropartita della loro generosità. Abbiamo così l’ossimorica donazione con controprestazione. Oltre alla conferma che l’entropia vince sempre, sull’odio e sull’amore.



