Una Repubblica assistenziale fondata sui pensionamenti
L’insostenibile boom di spesa assistenziale nel paese dove c’è chi sostiene che “serve più fiscalità generale”
L’insostenibile boom di spesa assistenziale nel paese dove c’è chi sostiene che “serve più fiscalità generale”
Alcuni numeretti sul paese che vorrebbe più esenzioni fiscali e che sta finendo ad ammazzare la sua classe media di lavoratori dipendenti.
Pensavate di esservi liberati del contrasto d’interessi? Manco per sogno. Rieccolo, con in dono una quattordicesima fiammante per gli italiani.
Oggi su L’Economia del Corriere c’è un’analisi di Quota 100 realizzata da Alberto Brambilla, presidente del centro studi Itinerari previdenziali ed ex consulente della Lega in materia pensionistica. Sono valutazioni che confermano quello che diciamo da tempo: anche l’altro “grande” provvedimento di questo governo sfascia-conti, oltre al reddito di cittadinanza, si risolverà in un danno di lungo periodo per casse …
Mentre il povero Giovanni Tria ieri è stato a Bruxelles a ricevere la sua ricca porzione di ceffoni, in Italia la questione di Quota 100 sulla reintroduzione delle pensioni di anzianità nel paese più anziano del pianeta torna a pestare con forza la grancassa della realtà. Con risultati psichedelici.
Mentre Luigi Di Maio insiste con la sua canzoncina del taglio alle “pensioni d’oro”, la realtà bussa alla porta, ma per sublime ironia si annuncia per bocca del padre della controriforma della legge Fornero, quella che vorrebbe Quota 100 per il ritorno trionfale delle pensioni di anzianità. Direi che la maionese è ormai abbondantemente impazzita.