Tempus Fugit

Noi ci presentiamo agli italiani con una chiara proposta di governo: un programma, una leadership, una squadra coesa e affiatata. Lo state vedendo. Dopo la nostra scelta tutto si è messo in movimento. Anche nell’altro campo. Ma guardate bene quel che succede nelle loro file: sono preoccupati di “come” vincere, non del “perché” vincere. Di come organizzarsi meglio, non di cosa offrire di nuovo all’Italia, di cosa fare di nuovo per gli italiani. D’altra parte hanno già governato l’Italia per sette anni, e propongono solo di tornare a farlo, esattamente come prima. (Walter Veltroni, discorso di Spello)

Se Rutelli tornasse a fare il sindaco e Berlusconi il capo del governo, Roma sarebbe la stessa di quindici anni fa: John Major era a Downing Street, Gonzalez governava la Spagna e Clinton (Bill) era stato appena eletto presidente degli Stati Uniti. Pochissima gente aveva un cellulare in tasca (ed erano rigorosamente TACS), in assenza di posta elettronica ci scrivevamo ancora le cartoline dalle vacanze, non si volava ancora low cost e Pippo Baudo presentava Sanremo. (Ivan Scalfarotto, membro della Costituente Nazionale del Partito Democratico)

Beh, a dire il vero Baudo è sempre là. Che sia lui il nuovo che è avanzato?

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