A chilometri zero

La Lega Nord, nell’imminenza dell’annuncio del voto di fiducia che blinderà la manovra economica, chiede che la Regione Lombardia tagli il contributo di 234.000 euro previsto per il Meeting di Cl di Rimini. Alle argomentazioni secondo le quali il 70 per cento dei visitatori del Meeting è lombardo, il consigliere regionale leghista Massimiliano Orsatti replica con una argomentazione che sarebbe perfetta per i Farmers’ Markets:

«Inutile sottolineare che sarebbe auspicabile, per indotto economico, portare investimenti in Lombardia e non arricchire altri territori, per di più vantandosene…»

La domanda sorge spontanea: conviene “internalizzare” il Meeting in Lombardia, magari a Varese, per evitare delocalizzazioni esterne alla Heimat leghista, o tagliare il contributo? Come voterebbero i contribuenti lombardi? Ma soprattutto, prescindendo dal solito protezionismo da Minitalia, il contributo pubblico al Meeting è un investimento o un sussidio?

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