Ora che abbiamo (forse) appurato che Jared Lee Loughner è un folle cane sciolto, un fuori di testa, uno schizofrenico (ma chi ha detto che le malattie mentali si associano necessariamente alla violenza? Non è che siamo un po’ troppo sbrigativi?), ma soprattutto una monade assolutamente impermeabile alla retorica violenta ed eliminazionista del “dibattito” politico (infatti è per puro caso che il giovanotto ha sparato in testa ad una deputata), la domanda sorge spontanea.
Il Christian Rocca che in queste ore sostiene compulsivamente la tesi della monade impazzita è un omonimo di quello che l’anno scorso stabiliva una connessione diretta e chirurgica tra il presunto discorso dell’odio su Killing Berlusconi e l’azione di un altro fuori di testa? Ed è lo stesso Rocca che, mentre esclude recisamente suggestioni simboliche (su menti fragili) fornite da mirini e candidati in mimetica che invitano ad imbracciare ed usare con loro un M-16 durante la campagna elettorale (corsa contro la stessa Giffords, ma di certo è un dettaglio minore), viene colto improvvisamente da fremiti di sdegno per una copertina para-goliardica? Ah, saperlo.