Bruti e gli indagati

Ma il caso non era chiuso?

“Non ho nulla da aggiungere a quanto già detto nei giorni scorsi. Per me la vicenda era già chiusa allora”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, precisando che non intende replicare al pm dei Minori Annamaria Fiorillo rispetto alle dichiarazioni di quest’ultima rese oggi – (Ansa, 10 novembre 2010)

La procura di Milano ha indagato per concussione il premier Silvio Berlusconi, reato che avrebbe commesso tra il 27 e il 28 maggio scorsi e cioè la notte in cui la giovane Ruby venne portata in questura e durante la quale il presidente del Consiglio telefonò per interessarsi del caso ed ottenere l’affido della ragazza al consigliere regionale Nicole Minetti. Lo si evince da una nota della procura della Repubblica di Milano. Quel giorno Ruby venne condotta negli uffici della questura in seguito alla segnalazione di un furto, di cui una sua amica l’aveva accusata. Il pm minorile Fiorillo aveva disposto che la giovane venisse collocata in una comunità – (Ansa, 14 gennaio 2011)

A questo punto, urge interpretazione autentica del pensiero del dottor Bruti Liberati, lo stesso che ha autorizzato l’indagine di cui si è avuta notizia oggi, e per il quale il caso era chiuso. O ci sfugge ancora qualcosa?

P.S. E sia ben chiaro che questa non è una difesa d’ufficio del premier, al limite il contrario.

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