- Prosegue lo psicodramma italiano sulle misure di correzione ai conti chieste dalla Ue. La prima vittima è la dignità professionale (e non solo) del ministro dell’Economia;
- Perché non siamo credibili, nelle scelte di policy? Forse perché tendiamo a riprodurre in Europa quanto accade in Italia;
- A intervalli regolari, tornano le
seghe mentalidiscussioni sull’uscita dall’euro. Tra un’idiozia e l’altra, c’è anche chi riesce a sostenere l’opposto di quanto commissionatogli; - I mercati non credono a Trump, almeno non al suo virulento protezionismo, sinora solo verbale. Speriamo abbiano ragione;
- Quanto vale Atlante? Ben poco ma non tutti concordano, pare;
- Cari risparmiatori, attenti al concetto di italianità. Qualcuno, a vostra insaputa, potrebbe mettere tutte le vostre uova nello stesso paniere;
- Non bisogna temere gli avvisi di garanzia quando si fa politica, disse Cantone. Fosse così semplice;
- Non è un paese per trasparenti: le sentenze della Consulta non permettono di conoscere le opinioni dissenzienti dei giudici costituzionali;
- Il M5S sta diventando troppo prevedibile, ve l’assicuro;
- Il denaro deve costare uguale, in ogni parte di un’area valutaria? Un caso di fake news;
Dopo gli sconvolgenti scoop dei report di Mediobanca, altra fondamentale scoperta sulle cause della stagnazione della nostra produttività: