Il settimanale – 29/4/2017

  • Rating italiano declassato da Fitch. Al netto degli stucchevoli strepiti patriottici, ecco perché si tratta di valutazioni del tutto tardive e che non interessano ai mercati, che sanno già cosa guardare. E per noi non è un bel vedere;
  • Benessere equo e sostenibile, il cavallo di Troia dei fanatici della decrescita assai poco felice;
  • Il governo italiano ufficializza l’aumento Iva per il 2018. O meglio l’aumento scontato. Per qualcuno, si tratterebbe di una riduzione;
  • Allo scoccare dei fatidici cento giorni di tweet presidenza, Donald Trump presenta l’ipotesi di una bozza di riforma fiscale. Così com’è, scaverebbe voragini nei conti pubblici;
  • I lavoratori Alitalia respingono a furor di Cobas e cattivi consiglieri l’ennesimo piano industriale. E riparte la giostra della nostra dichiarazia cialtrona e bancarottiera;
  • Quanto varrebbe Alitalia in ipotesi di liquidazione? Forse quanto un non performing loan non garantito, visto che Etihad ha già estratto praticamente tutto quello che era asportabile;
  • L’Italia è quel paese in cui l’iniziativa privata risulta indistinguibile dagli espropri proletari;
  • Cercasi disperatamente scimmie replicanti di provincia per il ruolo di Macron d’Italia. Qualcuno si è già portato avanti;
  • C’è una regione italiana dove il populismo malato sta scivolando verso la stregoneria;

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