- Dazi, ultimo atto. Prima del prossimo;
- L’accordo Trump-Ue conferma le attese della vigilia. Rispettate le “tradizioni”: al deal mancano fondamentali dettagli;
- I numeri dell’accordo sono molto trumpiani: bombastici e irrealistici;
- Dopo il cosiddetto accordo, è partito il piagnisteo dei titolari dei profitti di cittadinanza, a cui i governanti di Pavlov danno risposte da manuale;
- Economisti in modalità “basta avere un apriscatole”, ne abbiamo?
- Nuove frontiere della scienza: identificato un nuovo eclatante caso della sindrome di Nicola Pietrangeli;
- Trump fotocopia l’accordo col Giappone e lo applica alla Corea del Sud;
- Nel primo semestre, l’economia americana rallenta e i prezzi non si raffreddano, anzi;
- Dove picchiano i dazi? In casa degli americani;
- Forse Trump ha ragione sui tassi ma per i motivi sbagliati;
- Nel frattempo, si ricorda di essere l’Imperatore della Repubblica delle Banane e licenzia la messaggera di cattive notizie;
- Alla Fed ora può arrivare da subito un anti-Powell;
- Negli USA è in corso la controrivoluzione trumpiana contro l’elettrico: Stellantis tenta di aggrapparvisi;
- Nel negoziato con l’India, Trump sembra preparare l’attacco alla Russia;
- L’economia russa mostra crescenti segni di sofferenza, persino nelle statistiche ufficiali. Anche le industrie belliche sono in affanno mentre il sistema creditizio subisce il peso della stretta monetaria. Trump potrebbe dare il colpo di grazia;
- Altra mercanzia taroccata, al mercatino delle pulci della politica: la scala mobile di Alleanza Verdi Sinistra, che inverte il nesso causale tra salari e produttività e cita a sproposito il governatore di Bankitalia;
- Le euro-porte girevoli della politica italiana, soprattutto del Pd;
- Nuove risorse in vista per l’idrovora Capitale?
- La ricerca dei soldi si estende ai fondi europei del riarmo, per fare altro;
- Il Superbonus ipoteca i conti come da attese;
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