Iperboli

Anche ad una opinion maker come Oriana Fallaci è permesso, talvolta, indulgere a quel culto dell’iperbole e dell’invettiva che da sempre caratterizza la sua esistenza, letteraria e d’impegno civile. Non gliene vorremo certo per questa intervista. Anche il parallelo tra questo referendum e le “oscenità dell’eugenetica con cui Hitler sognava di creare una società costituita soltanto di bambini biondi con gli occhi azzurri” è verosimilmente parte di questo stile letterario. Almeno ce lo auguriamo, sperando che la Fallaci non abbia deciso di fare concorrenza a Bocca…

FALLACI: NOI CANNIBALI E I FIGLI DI MEDEA
(ANSA) – ROMA, 3 GIU – ”No, non mi piace questo referendum al quale i mecenati del dottor Frankenstein voteranno per semplice partigianeria politica o miopia morale. Ossia senza ragionare con la propria testa, senza ascoltare la propria coscienza…”. Comincia cosi’ il lungo intervento di Oriana Fallaci sul referendum relativo alla procreazione assistita, pubblicato in prima pagina dal CORRIERE DELLA SERA. ”Dietro questo referendum – scrive Oriana Fallaci – v’e’ un progetto anzi un proposito inaccettabile e terrificante. Il progetto di reinventare l’Uomo in laboratorio, trasformarlo in un prodotto da vendere come una bistecca o una bomba. Il proposito di sostituirsi alla Natura, manipolare la Natura, cambiare anzi sfigurare le radici della Vita, disumanizzarla massacrando le creature piu’ inermi e indifese. Cioe’ i nostri figli mai nati, i nostri futuri noi stessi, gli embrioni umani che dormono nei congelatori delle banche o degli Istituti di Ricerca”.
Tutto cio’ ricorda a Oriana Fallaci ”le oscenita’ dell’eugenetica con cui Hitler sognava di creare una societa’ costituita soltanto da biondi con gli occhi azzurri”.
L’intervento prosegue alle pagine 8 e 9, dove la nota scrittrice affronta temi legati al referendum quali la morale, la scienza, le staminali, i ricercatori e i mali dell’Occidente.
”Comunque vada – scrive alla fine Oriana Fallaci – questo referendum si concludera’ come quello sulla caccia. Cioe’ coi cacciatori che continuano a sparare sotto le nostre finestre e ad ammazzare gli uccellini”. (ANSA)

AGGIORNAMENTO: Francesco Rutelli annuncia la sua astensione al referendum, affermando:

“E’ una legge non perfetta, ma io mi asterrò. L’astensione è una risposta legittima e giusta. I promotori del referendum devono dimostrare di non essere minoranza nel paese”.

Secondo Rutelli, il mancato raggiungimento del quorum aprirebbe la strada ad una revisione della legge (??, ndr). La scelta dell’astensione, sempre secondo il leader della Margherita, che ha precisato di parlare a titolo personale, ha

“l’obiettivo di far riflettere le persone sul dovere di darci dei limiti. L’uomo non è onnipotente. Rutelli critica poi l’atteggiamento di chi giudica l’astensione una scelta sbagliata: ”Tutti coloro che definiscono in modo aggressivo la scelta dell’astensione, in passato, almeno una volta, si sono politicamente astenuti su altri quesiti. E’ singolare che oggi chi in passato ha promosso l’astensione attiva, definisca furbesca, miserabile e ipocrita l’azione per l’astensione attiva su questi 4 referendum”.

Alcuni passaggi del ragionamento, come l’impatto sulla prassi clinica e giuridica dell’abrogazione selettiva della legge, sarebbero condivisibili. Assai meno è l’invito ai referendari a dimostrare di “non essere minoranza nel paese”, perché è molto difficile raggiungere questo obiettivo, quando il fronte avverso tenta d’impossessarsi anche del non-voto da disimpegno ed ignoranza. Meno ancora è condivisibile il piccolo moralismo liofilizzato sull’uomo che non è onnipotente. Questo lo sospettavamo già da molto tempo, e crediamo lo sospettino anche gli scienziati, senza bisogno che Rutelli dipingesse il suo quadretto da “stato di natura” alla Mulino Bianco, francamente un po’ stucchevole.
Circa l’ultima accusa, non è ben chiaro a chi sia rivolta, ma ci risulta difficile credere che possa essere indirizzata ai radicali, che negli ultimi anni hanno certamente peccato, ma non per omissione bensì per eccesso di referendarismo.

LINK: Quando Rutelli firmò per l’eterologa

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