A Ballarò, requisitoria di Maurizio Sacconi contro lo storico Lucio Villari, imputato di essere stato “intellettuale organico comunista”, in un crescendo di accuse che sarebbe probabilmente arrivato a quella di genocidio, se non fosse emerso che l'”organico” in realtà era Rosario Villari, fratello di Lucio.
D’Alema segnala lo scambio di persona ma Sacconi, in luogo di trovare un confortevole loculo ove nascondersi, replica che “non è proibito il cumulo dei Villari nel partito comunista”, e probabilmente chiederà l’esame di urine e feci per verificare che anche Lucio è komunista. A questo punto non guasterebbe il classico “qualcuno non sta bene”. Ma Sacconi non tema: avrà le migliori cure. Fino al limite di alimentazione ed idratazione forzate.