Ebbene sì, per i cinesi i veri manipolatori della valuta (attraverso i tassi d’interesse) sono gli americani. Per Liu Mingkang, presidente della commissione per la regolamentazione bancaria,
«Il continuo deprezzamento del dollaro, e l’indicazione del governo degli Stati Uniti che, allo scopo di riprendere la crescita e mantenere la fiducia del pubblico, non aumenterà i tassi d’interesse per i prossimi 12-18 mesi, ha condotto ad una massiccia speculazione di arbitraggio sul dollaro»
Che poi sarebbe il carry trade. E’ vero, ma sono i cinesi ad essersi messi nei guai sospendendo dall’inizio della crisi il processo di rivalutazione dello yuan nei confronti del dollaro, ristabilendo il peg e proseguendo tetragoni ad accumulare riserve in dollari. Uscirne senza causare nuovi e più profondi guasti all’economia mondiale non sarà così semplice. I due paesi sembrano c0ndannati a continuare a guardarsi allo specchio.