Secondo un sondaggio ARD, i tedeschi sarebbero in maggioranza contrari a tagli d’imposta, e la percentuale crescerebbe tra i soggetti a maggiore reddito. La contrarietà è trasversale agli elettorati di tutti i partiti, inclusi i liberali della Fdp. Il timore è che la crisi possa provocare nuove ed impreviste spese nei prossimi mesi, aggravando il problema della crescita del rapporto debito-Pil. Come interpretare questo orientamento?
Un taglio di tasse non deve necessariamente essere effettuato in deficit. Forse i tedeschi pensano a maggioranza che allo stato attuale la spesa pubblica non possa essere ridimensionata. Resta da capire se ciò accade perché tutta la spesa pubblica tedesca è utile e produttiva oppure se gli elettori credono, più realisticamente, che la classe politica sia incapace di procedere a tagli reali di spesa. Come che sia, par di capire che a Laffer, in Germania, non creda nessuno, quindi nein a tagli d’imposta in deficit.
Sperando che tutte queste argomentazioni non finiscano col sovrastimare la cultura economica dei tedeschi, s’intende.
Update: non è un campione statisticamente rappresentativo, ma pare che l’ipotesi giusta sia la prima.