Il grafico qui sotto, realizzato dagli analisti di Société Générale, mostra i margini aziendali di tre indici Morgan Stanley relativi a tre macro aree: Stati Uniti, Europa, Paesi Emergenti. Come si vede, con la sola eccezione dell’Europa, alle prese con i noti problemi di debito sovrano, i margini sono tornati ai livelli precedenti la crisi del 2008, successiva al crollo di Lehman. La domanda che in molti si pongono, oggi, è la seguente: dato che siamo in un ciclo espansivo formalmente iniziato da due anni (quindi già maturo, se la storia tendesse a ripetersi), e che nei paesi emergenti è in atto una stretta monetaria, fino a dove potrà spingersi questa crescita dei margini? Domanda non accademica perché dai margini (e dai multipli) derivano le quotazioni azionarie, che retroagiscono con la crescita.
In un quadro globale caratterizzato da ampi ed eterogenei squilibri, il fatto che le imprese quotate siano riuscite a ripristinare condizioni di profittabilità così elevate ha del miracoloso, ma non è detto possa durare.
(HT: PragCap)
