Con la sola imposizione di De Dominicis

Torniamo su vita ed opere del neo assessore al Bilancio capitolino, Angelo Raffaele De Dominicis. Vi starete chiedendo come è andata a finire quella richiesta monstre di risarcimento alle perfide agenzie di rating. Con l’archiviazione. Ma l’iniziativa di De Dominicis ha comunque prodotto una ricaduta di effetti benefici talmente potenti che merita di essere narrata, almeno con le parole di De Dominicis medesimo.

Lo facciamo grazie all’instancabile opera di Luciano Capone, giovane ma già titolato studioso della procura di Trani e di quello che, direttamente o indirettamente, le ruota intorno. Occorre infatti sapere, come ricorda oggi Capone sul Foglio, che la richiesta di danno erariale avanzata da De Dominicis nacque per gemmazione dalla celebre inchiesta della procura di Trani. Alla fine, però, fu lo stesso De Dominicis a chiedere l’archiviazione, con la motivazione che “non appare sostenibile in giudizio la tesi accusatoria”. Chi, come noi, non ha dimestichezza con gli arcani giudiziari, potrebbe chiedersi di che stiamo parlando, quando parliamo di una motivazione di archiviazione di questo genere. E sbaglierebbe. Perché pare che la sola azione di De Dominicis abbia indotto qualcosa di simile all’effetto “whatever it takes” di Mario Draghi sugli spread sovrani.

Scrive Capone:

[…] come ha detto lo stesso De Dominicis nell’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2015, “grazie all’inchiesta promossa da questo pubblico ministero, il rapporto veramente diabolico tra i giudizi di rating sui Btp sovrani e l’incremento dello spread si è profondamente incrinato e forse definitivamente spezzato; pertanto, la spesa destinata al debito pubblico ha potuto ridursi in modo considerevole, a vantaggio del buon andamento economico-finanziario del conto economico nazionale”

Quindi, par di capire, con la sola imposizione delle indagini, De Dominicis ha costretto le agenzie di rating a battere in ritirata e, di conseguenza, ha indotto l’inutilità pratica di portare a giudizio le agenzie medesime per danno erariale. Mission accomplished. Se pensate che la Corte dei Conti non avrebbe comunque potuto agire, per difetto di giurisdizione su entità private estere, motivo per il quale si è giunti all’archiviazione, significa che non avete capito nulla della fertile duttilità del diritto, e di suoi virtuosi interpreti come il dottor De Dominicis.

Date queste non comuni capacità del dottor De Dominicis, quindi, la giunta Raggi è nella più classica delle botti de fèro, come direbbero a Roma.

Addendum – Sempre Capone ci segnala la grande padronanza di De Dominicis nell’identificare i ruoli chiave delle istituzioni europee. “E tu, chi avresti da essere?”

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