Ieri è accaduto un fatto piuttosto interessante: il rilancio di un vecchio post di Phastidio, per profilare il nuovo assessore al Bilancio di Roma, ha avuto nel giro di poche ore una sorprendente diffusione virale, con migliaia di visualizzazioni di pagina e centinaia di condivisioni sui social. Se siete abituati a leggere solo questi pixel, il post era questo. Dove si dava conto di come, nel corso di un’intervista a Lorenzo Salvia del Corriere, Angelo Raffaele De Dominicis avesse spezzato le reni alle agenzie di rating, novello procuratore di Trani ad honorem, tirando la volata nientemeno che a Barack Obama.
De Dominicis aveva approntato la richiesta di un bel danno erariale da 351 miliardi, di cui 117 come costo effettivo delle manovre che il governo italiano ha dovuto sostenere da inizio crisi (eravamo a febbraio 2014), più altri 234 miliardi per danno morale causato da “perdita di credibilità internazionale”, conseguente ai “down-ground” subiti, perché “è la prima volta nella storia del mondo che un Paese onorato e onorabile come il nostro viene aggredito così”, ma il movente era ed è cristallino: “ci invidiano perché siamo tra i più ricchi al mondo”, e soprattutto abbiamo un enorme patrimonio, anche artistico e culturale (oltre a sole, mare e pizza). Insomma, qualcuno doveva pur intervenire, per evitare che il Piano Diabolico si concretizzasse: “avevano come unico obiettivo far scendere il valore delle nostre aziende, per poi comprarle a prezzi convenienti”. E infatti, al momento la prima parte del diabolico disegno è in larga parte andata a buon fine, mentre per nostra fortuna la seconda non si è ancora materializzata e restiamo felicemente sovrani possessori delle nostre macerie.
Quella richiesta danni finì nel nulla, perché come noto i poteri forti sono sempre in agguato. Noi comunque auguriamo buon lavoro al dottor De Dominicis, per il suo nuovo cimento. Tra un assessore al Bilancio che vuole punire chi attenta alla bellezza italiana ed un altro, autocandidato, che meditava di sostenere i costi di un eventuale evento olimpico anche mediante utilizzo di “moneta complementare” , noi scegliamo il primo. In attesa che i marziani sbarchino davvero a Roma.
Poiché stiamo parlando di rating, ed in via del tutto incidentale, vi segnaliamo, a mo’ di rassegna stampa phastidiosa, che oggi il vostro titolare torna a suscitare l’interesse del prestigioso editorialista del sito online de l’Unità, e si guadagna l’upgrade a “economista puntuto“. Se il nemico del mio nemico diventa mio amico, pure questo ci sta. E comunque solo i cretini non cambiano mai idea, soprattutto in Italia, noto paese di soggetti dal QI stratosferico. Noi comunque ve lo avevamo detto, che tentare la tassonomia di Phastidio è impresa futile. Un vero dramma, in un paese di appartenenze tribali. Ma alla fine, tra “libberista“, “keynesiano”, “piddino”, “grillino” “kitipaka”, c’è solo l’imbarazzo della scelta. E poi, quando scriviamo di drammatica diffusione dell’analfabetismo funzionale, toccato con mano quotidianamente sui social, riusciamo anche a suscitare lo sdegno di chi a sua volta è sufficientemente analfabeta da non cogliere la tecnica narrativa e la figura retorica dell’iperbole. Non diremo QED, perché anche quello è orpello dialettico estremamente logoro e logorato.
@Phastidio di chi parli, schizzetto di vomito?
— Fabrizio Rondolino (@frondolino) 10 Ottobre 2015