- L’insofferenza della politica per interferenze “esterne”, incluse quelle a tutela dei contribuenti, il forte ritardo nella revisione del PNRR: l’ultimo cortocircuito italiano;
- Un fantasma si aggira tra Bruxelles, Roma e le redazioni dei nostri giornali;
- Forme alternative di rigenerazione urbana;
- La sindrome tedesca pare essere arrivata in Italia;
- “E se domani, e sottolineo se“;
- Echi della classicità in masseria, dove non serve mettere in scena un punto stampa senza giornalisti;
- Giorgia e il suo hotspot da sogno;
- A una certa età, non bisognerebbe fare troppi sforzi per saltare sul carro del vincitore;
- La buvette, un topos vanziniano;
- Di palo in frasca con la liana: a Lollo, facce Tarzan;
- I peculiari angoli visuali del presidente della Consob;
- La chitarra ce l’abbiamo, chi porta il pallone?
- Avremmo anche il chitarrista, ma altrove;
- Il grande ritorno della politica;
- La prima gettata del ponte sullo Stretto verrà fatta con una miscela di calcestruzzo e ambra;
- Mentre gli investitori occidentali meditano ritirate dalla Cina, si scopre che i cinesi hanno continuato a investire pesantemente nei fondi occidentali di private capital, aggirando i crescenti vincoli all’investimento diretto;
- Dopo la conferma elettorale, Erdogan sembra voler accantonare le sue bizzarre teorie monetarie, non è dato sapere per quanto tempo. Comunque vada, sarà doloroso;
- Mondi differenti: i settori trainanti sui mercati azionari di Europa e Stati Uniti;
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