Notizia apparsa su l’Espresso, ma tratta dai resoconti parlamentari, quindi del tutto attendibile. La riportiamo per dimostrare che il nostro continuo riferimento al tema dei riflessi pavloviani non è una fissazione:
Il comunista italiano Oliviero Diliberto. La sua compagna di partito Katia Bellillo. I rifondatori Titti De Simone, Elettra Deiana, Graziella Mascia e Giovanni Russo Spena. E poi frotte di diessini e margheritini. Un po’ tutto il centrosinistra, insomma, il 30 luglio è incappato in una clamorosa gaffe, tanto più bruciante per quelli che della lotta al nucleare sono stati protagonisti. I deputati dell’opposizione, infatti, si sono espressi a favore “della riattivazione delle due centrali di Caorso e Trino Vercellese, nonché di un programma nucleare ai fini di calmierare i prezzi dell’energia elettrica”. Cos’è successo? Solo che un deputato forzista, Francesco Zama, ha presentato un ordine del giorno decisamente filonucleare sul quale il sottosegretario all’Industria, Giovanni Dell’Elce, ha espresso parere contrario. Nell’opposizione è scattato il riflesso condizionato e quindi ha votato compatta a favore, senza avere la minima idea di cosa stesse facendo.
Suggeriamo a Berlusconi di promuovere un massiccio programma di nazionalizzazione di interi settori economici, e di ridurre l’età pensionabile, forse così sarà possibile far passare le riforme…