Con i giovani francesi impegnati a protestare contro il CPE, il contratto di primo impiego che dovrebbe consentire ai datori di lavoro di di licenziare lavoratori di età inferiore a 26 anni senza preavviso entro i primi due anni dall’assunzione, i sondaggi indicano che il pubblico francese è, in maggioranza, favorevole alle ragioni dei manifestanti. Questa resistenza alla rimozione delle protezioni di stato appare correlata ad una più ampia sfiducia: in un recente sondaggio globale, i francesi risultano i più scettici nei confronti del sistema di libero mercato rispetto ai cittadini di altri paesi.
Il sondaggio Globe Scan, relativo a 20 paesi di tutto il mondo, condotto tra giugno ed agosto 2005, ha mostrato che il pubblico francese è inusualmente scettico verso il sistema economico della libera impresa:
- Una maggioranza assoluta o relativa in tutti i 19 paesi sondati si è detta d’accordo con l’affermazione “Il sistema della libera impresa e l’economia di libero mercato è il miglior sistema sul quale basare il furturo del mondo”;
Solo la Francia aveva una minoranza (il 36 per cento) d’accordo con questa affermazione, mentre il 50 per cento si è detto in disaccordo;Curiosamente, la Cina aveva la più ampia maggioranza, con il 74 per cento d’accordo. Turchia (47 per cento) Russia (43 per cento) ed Argentina (42 per cento) avevano ciascuna un maggioranza relativa di opinioni in accordo con la proposizione;
Lo stesso sondaggio ha scoperto che i francesi sono ai primi posti per sfiducia verso la grande impresa:
- Il 55 per cento ha affermato che i francesi non ritengono che le grandi aziende francesi operino nel miglior interesse della società (contro una media del 47 per cento tra i 20 paesi sottoposti al sondaggio, ed il 61 per cento dei francesi sostiene di non fidarsi delle multinazionali che operano nei loro paesi (contro una media globale del 52 per cento);L’ottantasei per cento afferma anche che le grandi aziende hanno troppa influenza sul rispettivo goveno nazionale (comparato al 73 per cento medio globale);
Forse ancor più significativo, uno schiacciante 79 per cento favorisce più regolamentazione governativa delle grandi imprese per proteggere i diritti dei lavoratori. La media globale era al 74 per cento;
Insomma, se il CPE appare una forzatura del mercato del lavoro, perché al solito tende a bastonare i giovani per tenere in equilibrio il sistema complessivo ritenendo queste manovre, a torto o a ragione, quelle con i minori costi sociali, è altresì vero che l’opinione pubblica francese (nulla di realmente inedito, a dire il vero) possiede una radicata percezione negativa di tutto ciò che riguarda il libero mercato. Qualcosa che rischia di trascinare l’intera costruzione europea verso i gorghi di un irreversibile declino economico. E la stessa promulgazione del CPE da parte di Chirac, che di fatto equivale ad una disapplicazione dello stesso (licenziabilità solo entro un anno ma con obbligo del datore di lavoro di fornire per iscritto le motivazioni, cioè reintroduzione surrettizia del giustificato motivo), conferma la irriformabilità del welfare europeo.