Se il governo si è rivolto alla Corte costituzionale affinchè decida se sia legittimo che un funzionario pubblico rinunci al segreto di Stato per difendersi, non è per polemica nei confronti della procura di Milano, ma è per difendere un principio. E’ stato il vice presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, a chiarirlo nel corso di una conferenza stampa all’inizio di un seminario.
“Riteniamo di dover difendere il principio del segreto di Stato, che è uno strumento importante ai fini della sicurezza non dello Stato, ma dei cittadini non c’è nessun intento polemico, è un atto dovuto da parte del governo”. (Massimo D’Alema, 15 febbraio 2007).
Gaudeamus. Il governo Prodi ha finalmente compreso che affidare alle procure la politica estera (in aggiunta a quella interna) può essere sconveniente e finanche pericoloso. Sulla materia, resta il profondo disaccordo di Rep. e D’Avanzo, ma questa non è propriamente una notizia.