La classe politica riflette la società, dice il nostro premier. Ha ragione: quale elettorato potrebbe bersi a garganella le mirabolanti promesse di riscatto dall’angustia della quarta settimana, quelle di ritrovata “centralità” nello scenario internazionale, quelle di rilancio della scuola pubblica, quelle di sostegno ai cittadini “diversamente abili”, quelle di avviare un nuovo miracolo economico dopo aver risanato i conti pubblici, quelle di ridurre le tasse, quelle di dare efficienza e produttività alla pubblica amministrazione, quelle di ridurre (anzi no, non ci allarghiamo, di congelare) i costi della politica?
Prodi ha ragione
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