“Nel 2007 bruciato il 20 per cento dei posti di lavoro“, titola il Giornale. Se fosse vero, sarebbe la più grande calamità che ha colpito il pianeta dopo la Peste Nera del Trecento in Europa. Poi uno va a leggersi il testo dell’articolo, e scopre che
“Nel 2007, a livello globale, sono stati creati 1,2 milioni di posti di lavoro, in calo del 20% rispetto al 2007”
Quindi si è trattato di una decelerazione nella creazione di nuova occupazione, non di perdita netta di posti di lavoro. Scampato pericolo, possiamo tornare a dedicarci all’Armageddon finanziario.