General Motors, tempo scaduto?

General Motors, che sta bruciando sempre più cassa all’accentuarsi del calo delle proprie vendite, sta inesorabilmente approssimandosi al fallimento, mentre attende di sapere se il settore auto riuscirà ad ottenere nuovi prestiti governativi. Venerdì 7 novembre GM ha riportato una perdita di 2,5 miliardi di dollari, o 4,45 dollari ad azione, segnalando disponibilità liquide al 30 settembre per 16,2 miliardi di dollari, contro i 21 miliardi alla fine di giugno, ed un fabbisogno mensile di 11 miliardi di dollari. Secondo gli analisti del settore, solo l’intervento pubblico può ormai impedire il collasso del più grande costruttore statunitense, le cui azioni ieri hanno toccato il minimo da 64 anni. La stessa riorganizzazione societaria secondo i dettami del Chapter 11 potrebbe non esser praticabile, a causa della stretta creditizia in corso, anche dato il grave squilibrio di redditività operativa. La prospettiva di una liquidazione forzata aumenta la posta in gioco del finanziamento federale, dopo che il 7 novembre l’azienda ha dichiarato che potrebbe esaurire la liquidità operativa entro fine dicembre.

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