Ci vuole ottimismo

All’inizio della scorsa settimana, gli economisti di Goldman Sachs stimavano una contrazione del Pil statunitense nel quarto trimestre pari al 3,5 per cento annualizzato. Venerdì, quella stima di scenario centrale è stata aggiornata a meno 5 per cento. A confronto, il perma-bear Nouriel Roubini è un ottimista, avendo finora mantenuto invariata la propria stima a meno 4 per cento. Più in generale, gli analisti stanno progressivamente abbandonando la stima di una contrazione del 3 per cento, e guardano con crescente pessimismo a quello che potrebbe essere il peggior trimestre per l’economia americana dal meno 6,4 per cento dei primi tre mesi del 1982. Data la fitta nebbia che avvolge una congiuntura mai sperimentata finora, le previsioni per il primo trimestre 2009 semplicemente non sono tali. La colpa del meltdown americano continua a non essere della Bce, però.

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