Il Vaticano trae da sempre una significativa fonte di reddito dalla vendita di monete da collezione a prezzo superiore al valore facciale (un set da 3,88 euro si vende per 30 euro). Questo lucroso signoraggio potrebbe terminare a breve, dopo che i ministri delle Finanze della Ue hanno recentemente deciso che le monete denominate in euro debbano essere immesse in circolazione a valore nominale, e solo una piccola proporzione potrà essere venduta a premio di signoraggio. La causa di questa decisione è da ricondurre all’emissione di una serie di monete celebrative che il Vaticano ha collocato nell’interregno tra gli ultimi due papi. L’Unione europea ha stabilito che l’assenza transitoria di un capo dello stato non rappresenta un diritto ad emettere nuove monete a premio sul valore facciale. Si attende la deroga, anche in considerazione delle esigenze di riduzione del deficit di bilancio della Santa Sede.
Signoraggio vaticano
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