Ad Annozero, efficacissima apparizione di Giorgio Fidenato. Contro la politica dei sussidi, contro le invocazioni al politico-salvatore di turno (oggi i leghisti), contro i cospirazionismi che vedono nelle “perfide multinazionali” la radice del “complotto contro la produzione italiana”, tutti concetti espressi da agricoltori ed allevatori che proprio non arrivano ad afferrare la nozione di libero mercato, e non è colpa loro, ma del clima culturale (e del sistema educativo) di questo disgraziato paese.
Tutto ciò premesso, un plauso a Michele Santoro, che ha fatto servizio pubblico, creando uno spazio di agibilità per idee che finora non sono riuscite ad ottenere diritto di cittadinanza presso questa maggioranza liberale e costituzionalmente liberomercatista. Ci voleva un komunista per dare voce ad un liberista, e non è la prima volta che ciò accade. Eia eia, Minzolà.