Divertente (si fa per dire) simulazione del New York Times, che fornisce i lettori delle forbici per intevenire sul deficit americano, scegliendo il mix tra tagli di spesa ed aumenti di entrate, in un’ottica di medio (5 anni) e lungo termine (20 anni). Come potete notare, ci sono voci di spesa che sono inequivocabilmente onerose, e si collocano quasi tutte nell’ambito dei capitoli di intoccabilità, quali Difesa e Medicare.
Spicca (e si sapeva) il cartellino del prezzo delle missioni in Afghanistan e Iraq. Balza agli occhi che alcune voci di spesa very pop nel dibattito politico americano (earmarks, foreign aid) sono briciole ai fini del risanamento. Dal versante delle nuove entrate, appare corposo il contributo dell’eliminazione dei tagli d’imposta di Bush sul 5 per cento più ricco della popolazione (calcolato secondo un approccio statico, presumiamo), come quello dell’introduzione dell’Iva.
Dal versante dei tagli, si conferma che il Medicare è affetto da un’inflazione che distruggerà il sistema, in assenza di correttivi veri e dolorosi: non basta ragliare contro la riforma di Obama, servono controproposte operative ed immediatamente applicabili. Attendiamo fiduciosi che qualche organo italiano di informazione realizzi qualcosa del genere, per sottoporlo ai nostri teatranti e chiedere le loro opzioni di risanamento. E ricordate che non vale dire che “tanto, il nostro deficit è basso”.