Su Epistemes, Mauro Gilli spiega in un breve saggio che anche l’unità d’Italia può essere inquadrata nel più generale movimento di unificazione di entità statuali per effetto di fattori strategici, politici ed economici, iniziato nel Diciannovesimo secolo. Riguardo al controfattuale della mancata unificazione italiana, Gilli sta al gioco e ipotizza:
«Ma se vogliamo proprio speculare, allora dobbiamo pensare seriamente a ciò che sarebbe potuto succedere. Dopo la seconda guerra mondiale, una parte del triveneto sarebbe potuta finire sotto il controllo titino; e l’Emilia-Romagna e la Toscana sarebbero verosimilmente diventate stati comunisti nell’orbita sovietica. Il sud Italia, invece, non avrebbe mai sviluppato istituzioni democratiche. In altre parole, il benessere e la democrazia di cui queste regioni oggi godono sarebbero solo delle illusioni. Con buona pace di chi si lancia in fantasiose analisi storiche»