Dunque, il governo riduce l’acconto Irpef, appesantendo (ma va?) la scadenza fiscale di giugno 2012. Secondo voi, anche senza scomodare l’equivalenza ricardiana, si può affermare che avremo un “Natale più ricco” e che “L’effetto concreto – anche se nel comunicato ufficiale del ministero dell’Economia non se ne fa cenno – potrebbe anche essere quello di rilanciare i consumi”? No, vero? A questo punto la domanda torna a sorgere spontanea: quella dei giornali italiani è solo ignoranza o anche malafede? Oppure si tratta di casi conclamati di stupidità , come per Ansa, che riesce a titolare il lancio con “saldo 2012 più ricco“, inventandosi una neolingua in cui “ricco” diventa sinonimo di “oneroso” e reiterando nel testo che
«La novità alleggerisce l’acconto di novembre e rimpingua (rimpingua!, ndPh.) il saldo che si verserà nel 2012»
E ve lo meritate, il Btp Day.