D’accordo, la crisi si è sviluppata in “Nord America” (perché dire Stati Uniti non è carino), a seguito di politiche “non ortodosse” che hanno “contaminato” il nostro povero piccolo e indifeso settore finanziario europeo, ma persino Barroso dovrebbe capire che in Europa la crisi è stata amplificata in modo abnorme e distruttivo dalla struttura istituzionale della Ue, oltre che dalla fissazione dei tedeschi a rientrare dagli sforamenti a tempo di record.
E poi, è anche vero che in Europa “siamo democrazie”, mentre “non tutti i membri del G20 sono democrazie” (complimenti per la diplomazia, comunque), e prendiamo decisioni cooperativamente, e siamo i migliori, la culla della libertà eccetera eccetera. Ma, a parte queste sbroccate di stampo vagamente bersaniano, questo negazionismo delle nostre specifiche determinanti ed aggravanti della crisi ci farà finire male.