Arrendetevi, siete sovrastati

Oggi è il primo giorno di scuola, alla Camera ed al Senato, per la Legislatura numero 17, e chi vuol toccarsi è libero di farlo. Tutta l’attenzione è sui fustigatori di costumi del M5S, che non hanno deluso le aspettative, dispensando pillole di efficientismo anticasta frammisto ad una “diversità” lievemente naif e vagamente nichilista.

Indiscussa menzione d’onore per la capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi. Che ha subito stigmatizzato lo spreco di tempo e di denaro rappresentato dalle procedure per l’elezione dei presidenti dei due rami del parlamento, che al momento vedono affermarsi uno stallo fatto di schede bianche. Secondo la Lombardi, la giornata di oggi costa ai contribuenti italiani 420 mila euro, secondo un calcolo basato sullo stipendio mensile dei deputati moltiplicato per 630 e diviso per 30 giorni. “Non si può perdere così una giornata e mezza di lavoro per l’elezione del presidente della Camera, mentre il Paese ha fretta di uscire dal baratro”. Magari sarà anche così, ma non si capisce cosa dovrebbe accadere per ottenere l’immediata elezione dei presidenti di Camera e Senato. Forse obbedienza cieca e pronta dei decadenti partiti tradizionali alle indicazioni del M5S, preceduta dal grido “arrendetevi, siete circondati!”? O forse alla Lombardi andrebbe bene l’elezione, già dal primo turno, di chi prende più voti, anche se si trattasse di una minoranza meno minoranza di altre? Basta specificarlo, in fondo. Ma Lombardi e colleghi dovrebbero ricordare che è proprio grazie agli “orpelli democratici” che il M5S ha un robusto potere di interdizione, che si trasforma nella capacità di bloccare un intero parlamento. C’è un tradeoff tra efficienza e “rappresentatività”, e questo il M5S pare ricordarselo solo ad intermittenza.

Poi, più che “siete circondati” sarebbe forse meglio dire “arrendetevi, siete sovrastati”, visto che la stessa Lombardi, durante una pausa dei lavori a Montecitorio, ha chiesto che al M5S vengano assegnati “i posti in alto”: “Non solo perché sono trasversali: sono simbolici del modo in cui vogliamo stare in Parlamento: vigilare, controllare quello che fanno i vecchi partiti”. Che, come argomentazione, ribadisce il concetto della “diversità” del M5S rispetto ai partiti tradizionali. Oltre alla venatura di alterità non esattamente democratica e tollerante, in simili argomentazioni pare di cogliere uno scarso interesse per lo sporcarsi le mani e legiferare, rispetto alla funzione di controllo e supervisione dell’estinzione dell’odiata Casta che non è chiaro chi avrebbe assegnato al M5S, visto che i voti ancora si contano e non si pesano, ed il movimento resta infima minoranza nel paese. L’aspetto più simpatico di tutto ciò è che finalmente il Pd e la sinistra si sono imbattuti in qualcuno affetto, quanto e più di loro, da un complesso di incoercibile superiorità morale ed antropologica. Dante sarebbe stato entusiasta di un simile contrappasso.

Premesso che alle camere “si perde tempo” per assenza di pensiero unico ed eccesso di democrazia, che è peraltro ciò che serve al M5S per attuare il piano “tanto peggio, tanto meglio”, e che ciò è terribilmente costoso per i cittadini contribuenti, quelli del M5S non hanno nessuna fretta di contribuire a rendere il parlamento immediatamente produttivo, pare, visto che sempre l’ottima Lombardi ha dichiarato che lei ed i suoi colleghi sono “sempre pronti a tutto”, anche a tornare alle urne, se questo dovesse essere il risultato dei continui no agli accordi con i partiti per la formazione di un governo. Perché, come afferma oggi Grillo, “ormai siamo in guerra e, se moriremo, lo faremo solo sul campo di battaglia delle prossime elezioni”.

Ma come, ed i 420.000 euro al giorno di soldi dei contribuenti? E la fretta di uscire dal baratro? Nei minuti pari siamo occhiuti efficientisti ed in quelli dispari ribadiamo che non si vota alcunché, fino alle estreme conseguenze di tempo e denaro gettati nello sciacquone? Ecco, sintetizzata nel pensiero della Lombardi, la doppia anima del movimento: sono attenti vigilantes del soldo pubblico ma anche rivoluzionari decisi a “morire sul campo di battaglia” e portare con sé l’intero paese.

Ammantiamo pure la condotta parlamentare del M5S di tutte le valenze etiche ed antropologiche possibili, se vogliamo. Ma non dimentichiamo che l’esito finale, in termini di gioco a somma pesantemente minore di zero, non rende i grillini realmente differenti da un Pionati o da un Mastella qualsiasi. Chi ha rendite di posizione “democratiche” se le gode, ieri come oggi. E a perdere resta il paese. Ma forse ci sbagliamo: forse i senatori grillini usciranno dall’aula, quando si dovrà votare la fiducia al nuovo governo, e da quel momento contribuiranno con proposte strettamente operative a cambiare il paese. Sognare non costa nulla, come al solito.

Sostieni Phastidio!

Dona per contribuire ai costi di questo sito: lavoriamo per offrirti sempre maggiore qualità di contenuti e tecnologie d'avanguardia per una fruizione ottimale, da desktop e mobile.
Per donare con PayPal, clicca qui, non serve registrazione. Oppure, richiedi il codice IBAN. Vuoi usare la carta di credito o ricaricabile, in assoluta sicurezza? Ora puoi!

Scopri di più da Phastidio.net

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere

Condividi