BitVaroufakoin, la moneta ribelle

Affascinante racconto dell’ex ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, circa il “piano B” che la Grecia avrebbe dovuto apprestare per resistere alla “aggressiva azione” della Banca centrale europea, quella che lo stesso Varoufakis ha definito “asfissia monetaria”, cioè le restrizioni imposte dall’Eurotower alla banca centrale greca nell’ambito della fornitura di liquidità di emergenza alle banche commerciali greche (ELA), alle prese con deflussi massivi di depositi per mano dei risparmiatori spaventati dall’ipotesi di ritorno alla dracma e/o di bail-in dei propri depositi. Diciamo che l’idea di Varoufakis era nel complesso razionale, il problema sta nella implementazione e nella presenza di mandato popolare dietro la medesima.

Secondo la trascrizione di quanto detto in conference call da Varoufakis ai propri interlocutori, un gruppo di hedge fund globali, l’ex ministro delle Finanze avrebbe arruolato cinque nerd informatici il cui compito era quello di

«[…] creare surrettiziamente conti di riserva agganciati ad ogni numero di codice fiscale senza dirlo a nessuno, solo per far funzionare in incognito questo sistema. Al solo tocco di un pulsante ci avrebbe consentito di attribuire un codice PIN ai contribuenti in modo che, quando lo stato avesse dovuto pagare, per fare un esempio, un milione di euro a qualche società farmaceutica per acquistare farmaci per conto del servizio sanitario nazionale, avremmo potuto creare immediatamente un trasferimento digitale a quel conto di riserva e dotarlo di un codice PIN in modo da consentire all’azienda di utilizzarlo come meccanismo di pagamento parallelo per mezzo del quale trasferire fondi a qualsiasi numero di codice fiscale a cui l’azienda dovesse denaro, oppure anche effettuare un pagamento fiscale allo stato. Ciò avrebbe creato un sistema bancario parallelo che, mentre le banche erano chiuse a causa dell’aggressiva azione della Bce, ci avrebbe dato spazio di manovra. Questo era molto ben sviluppato ed avrebbe fatto una grande differenza. Avremmo potuto estenderlo per mezzo di app e smartphone e sarebbe potuto diventare un sistema parallelo funzionante. Sarebbe stato denominato in euro ma avrebbe potuto essere istantaneamente convertito in una nuova dracma»

Che dire? Ingegnoso. Certamente necessario per creare una infrastruttura monetaria ed un sistema di pagamenti, senza il quale un paese si disintegra nel giro di pochi giorni, regredendo rapidamente verso il baratto o più verosimilmente verso il caos. Secondo Varoufakis al progetto, a parte i cinque nerd iniziali, a regime sarebbero state dedicate un migliaio di persone. Resta da capire se è tutto vero o se si tratta di fantasticherie dell’economista motociclista, che ha vigorosamente negato suggestioni golpiste. Resta soprattutto da capire quale fosse il mandato popolare per realizzare un piano del genere. Par di capire che Tsipras abbia detto a Varoufakis e non solo a lui che l’elettorato non aveva consegnato alcun mandato ad uscire dall’euro.

Questo sarebbe stato il sistema mediante il quale mettere in circolazione i famosi pagherò per dare liquidità al sistema economico greco, bypassando al contempo il canale bancario di gestione dei pagamenti. Il problema è che se lo stato greco non dispone di quel famoso milione di euro con cui pagare le aziende farmaceutiche, la produzione di moneta per via digitale scivola rapidamente verso l’uscita dall’euro. Già vediamo brillare gli occhi dei no-euro di casa nostra, di fronte ad una simile meraviglia. Il fatto di dover prima o poi pagare fornitori esteri in questa modalità, cioè di finire contro un muro per la necessità di trasferire euro o altra valuta “vera” e non i BitVaroufakoin, è puro dettaglio. Volete mettere il fascino di questa ribellione duepuntozero? Certamente maggiore di quella molto old economy che (dicono) sarebbe stata architettata dall’ala sinistra di Syriza, con assalto alla banca centrale ed ai suoi forzieri fisici di banconote, e messa in stato di arresto del governatore in caso si fosse opposto alla presa del Palazzo d’Inverno. Fa tutto molto deposito di zio Paperone, come qualcuno ha fatto notare. Ma i veri comunisti restano con i piedi saldamente piantati nel passato, come è noto.

Dobbiamo comunque ringraziare Varoufakis ed il suo pulsante magico. Oggi abbiamo uno strumento in più nel libro dei sogni del perfetto no-euro. Quello che va pazzo per i piani ben riusciti. E magari un giorno ne vedremo la realizzazione concreta, smanettando sullo smartphone nel tentativo di comprare il Parco della Vittoria. Perché in fondo la vita è tutta una disruption, come direbbe qualcuno.

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