Prosegue la corrispondenza di assai poco amorosi sensi tra il dominus di Atlante, Alessandro Penati, ed il suo maggiore azionista, Carlo Messina (ceo di Intesa Sanpaolo). Oggi Messina ha tenuto a puntualizzare chi è il “padrone” e cosa si attende dal gestore, e lo ha fatto in maniera piuttosto ruvida:
«Il fondo Atlante deve essere in grado di valorizzare Veneto Banca e Vicenza. Alessandro Penati si deve concentrare a fare quello che gli è stato assegnato dagli azionisti, non è autoreferenziato. La prossima sfida che ha, quindi, è quella di lavorare sulle sofferenze che devono essere lavorate a valori prossimi a quelli di carico, viceversa mi prendevo BlackRock» (Radiocor, 28 giugno 2016)
Vaste programme. Considerato che sulle sofferenze Intesa è in grado di muoversi da sola, e che ha partecipato ad Atlante per spirito di servizio “sistemico”, abbiamo un nome nella short list di gestori per il prossimo Atlante. Attendendo il Padreterno, Messina chiude il portafoglio.