Il settimanale – 4/3/2017

Matt goes to Silicon Valley, ed è subito spin. Anzi, pitch. Direttamente nella buca delle lettere della nostra vigile stampa;
Tanto vigile da aver bisogno di un corrispondente per tradurre e copiaincollare un’inchiesta;
Ecco l’ultimo partorito, o meglio concepito, nella Repubblica dei Bonus;
Anche quest’anno si ripropone la solita coazione a ripetere. Soprattutto cazzate;
Migliora la competitività italiana. Grande risultato, visti gli errori di policy di Renzi e l’ipoteca che pende sul costo del lavoro tra meno di un anno;
Nel frattempo, l’Italia inventa le riforme a parità di gettito;
La Rai resta incastrata nella sua doppia personalità, ma stavolta il contraccolpo potrebbe essere pesante;
All’estero il mark-to-fantasy pare lo facciano le banche, in Italia è opera delle fondazioni bancarie;
Italiani! Di Starbucks me ne frego !
Ultima dal paese del socialismo surreale;
A proposito di revoluciòn: si chiama Emiliano ma non è Zapata. Almeno, credo;
Le fiabe elettorali di Marine Le Pen, la donna che puntava a farsi obbedire dal Nemico Straniero;