- Il mistero del Pil gonfiato dal deflatore;
- Reddito di cittadinanza, una demagogica stangata epocale;
- Lavorare gratis, lavorare tutti. E smettere di sniffare trielina;
- Il ritorno del bailout nel paese che non si salverà;
- Buone notizie all’italiana: l’Iva diminuisce. Aumentando meno del previsto;
- Spagna e Italia, modi alternativi di fare deficit;
- La triste storia di Matteo, che ignorava l’esistenza del ciclo economico;
- Dosi di assurdo;
- Lira funesta;
- Il non-necrologio del M5S;
Ed una segnalazione-reminder agli articoli realizzati finora per testate giornalistiche.
Grazie a tutti i lettori per elogi, suggerimenti e critiche in buona fede. Grazie a chi ha effettuato donazioni a questo sito, esprimendo in tal modo un apprezzamento tangibile per gli sforzi che, da ormai quattordici anni, tentano di mantenere in essere una informazione alternativa documentata ed auspicabilmente di qualità decente. Grazie ovviamente a chi donerà.
L’Italia chiude il 2017 con una ripresa economica decente, che si inserisce in quella più generale europea e globale. Restano numerose aree di incertezza, sia globali (Corea del Nord, Trump, Fed, normalizzazione della politica monetaria da parte della Bce), ma possiamo dire che il nostro risultato è positivo, pur se resta quello di un paese a limitato potenziale di crescita, per motivi demografici e da limitata ristrutturazione in senso competitivo della propria economia.
Tra poche settimane avremo un’elezione che ci darà un parlamento appeso. Capiremo allora se anche il paese è destinato ad impiccarsi per ingovernabilità o se riusciremo a trovare un governo da equilibrio stabile, nella sua instabilità. Su tutto, l’unico indice che conta, per il nostro futuro: riuscire a piegare il rapporto debito-Pil.
Buon 2018, e ricordate: c’è sempre il rischio che vada molto peggio, prima di andare meglio. In Italia, questo rischio è una certezza. Ma anche per il 2018 vedo difficile che l’Italia possa liberarsi del suo vittimismo e della sua tendenza ad accusare il solito destino cinico e baro.