- La ricerca di scorciatoie cresce con la paralisi: lo stato di emergenza è solo la foglia di fico dietro cui si nascondono componenti di istituzioni allo sbando;
- Dopo la nazionalizzazione di Autostrade per l’Italia, proviamo a fare chiarezza su cosa può attendere contribuenti e utenti;
- Dalla cattura regolatoria alla predazione partitica, storie di “privatizzazioni all’italiana“;
- Abbiamo inventato il mercato senza il mercato, disse Giggino, che di recente ha esaminato anche un giovanotto di belle speranze di nome Mario;
- Ebitda ricco (un tempo), mi ci ficco;
- Siate realisti, vi si aprirà un mondo;
- Non guardate alle etichette ed ai contenitori, ma ai contenuti;
- Ma almeno la (bi)polarizzazione all’italiana è salva, ed i teatrini politici pure;
- Cade anche formalmente la finzione della distinzione di ruoli tra controllori e controllati;
- Lavorare da remoto con stipendio legato al costo della vita della propria zona di residenza? Proposta di Zuckerberg con ricadute potenzialmente ampie;
- La Cina cresce in modo squilibrato e non sostenibile, tra bolle di debito e cattivi investimenti, leggiamo da anni. Sicuri sia solo un problema cinese?
- L’avevamo tanto odiata;
- E comunque è colpa degli altri;
- Cervelli in saldo. E stralcio;
- Presto avremo le polizze DOP e IGP;
- Da una tantum a una semper, è un attimo;
Questa settimana il podcast è monotematico: riflessioni su un sistema oligarchico fallito. La pentola d’oro in fondo ad Autostrade. Buon ascolto.