Continua l’attivismo esternatorio del presidente della Repubblica. Oggi, alla tradizionale cerimonia del Ventaglio, i giornalisti hanno segnalato a Giorgio Napolitano, fra gli altri problemi della categoria, quello del contratto di lavoro scaduto a febbraio dell’anno scorso e non ancora rinnovato.
”Dovrebbe essere normale che il rinnovo del contratto di lavoro avvenga nelle scadenze previste”
ha detto il presidente della Repubblica. Naturalmente, monsieur De Lapalisse. Ma se accade che le posizioni delle parti sono molto lontane, al punto che una delle due rifiuta l’applicazione di una legge dello Stato (la Biagi), e pretende dai datori di lavoro che questo “principio” venga sancito a lettere di fuoco sul nuovo contratto, è altamente prevedibile che le scadenze tendano a saltare, e il modello di pace sociale kantiana vagheggiato dal nostro capo dello stato subisca dei rovesci.