Polifonia sindacale

Secondo Assaereo, l’Associazione Nazionale Vettori e Operatori del Trasporto Aereo, il blocco di ieri di 4 ore del trasporto aereo costerà al sistema-Paese almeno 30 milioni di euro. Assaereo denuncia inoltre “l’inaccettabilità di tale situazione e l’inutilità di ogni sforzo da parte istituzionale, teso alla ristrutturazione del settore, fino a quando verranno tollerate iniziative conflittuali al di fuori di ogni logica relazionale da parte di categorie che approfittano del proprio ruolo insostituibile e monopolista nella catena di produzione nel servizio del volo“.

Lo scorso 30 gennaio, uno sciopero illegittimo proclamato da una sigla sindacale dei controllori di volo cui risultano aderire solo 3 iscritti, ha causato la cancellazione di circa 200 voli da parte dei vettori, con buona pace dello stato comatoso in cui si trova il trasporto aereo nazionale.

Situazioni come questa sono il frutto della totale disapplicazione dell’articolo 39 della nostra sana e robusta Costituzione, che recita:

L’organizzazione sindacale è libera.

Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

Segnaliamo in particolare l’ultimo punto, la cui letterale applicazione impedirebbe l’amplificazione del potere di ricatto sui cittadini-utenti da parte di micro-sigle sindacali. Evidentemente, i pasdaran della “Bibbia laica” (per dirla con l’ex presidente Ciampi) preferiscono avere una Costituzione à la carte, da cui cogliere fior da fiore.

Il tutto mentre il nostro premier annuncia l’ennesima iniziativa propagandistica per “fare sistema”, questa volta attraverso il turismo di cui (dicono) il trasporto aereo è parte integrante. Alitalia è solo la punta dell’iceberg di un sistema di rendite parassitarie politico-sindacali per sanare il quale non s’intravvede all’orizzonte nessuna lenzuolata bersaniana. Che combinazione, vero?

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