Sussidi che passione

Su Il Foglio, notoriamente perdutamente innamorato del presidente francese Sarkozy, è comparso un articolo francamente bizzarro. Le ultime settimane hanno visto un forte aumento dei prezzi delle commodities alimentari, riconducibile sia alla corsa all’etanolo, sia allo sviluppo della zootecnia in paesi quali India e Cina, sia a condizioni climatiche sfavorevoli (siccità in Australia, inondazioni in Regno Unito). Il Foglio si inventa una difesa d’ufficio della Pac, la politica agricola comune dell’Unione Europea. Se Sarkozy avesse ragione sulla Pac, “per garantire l’indipendenza alimentare dell’Europa“? Ora, è difficile comprendere per quali motivi una situazione di prezzi agricoli mondiali in rialzo dovrebbe indurre Bruxelles a difendere con maggior convinzione i sussidi agricoli, peraltro di recente riformati in modo intelligente, con lo “sganciamento” da sussidi alla produzione all’erogazione di pagamenti diretti agli agricoltori. Piuttosto, l’aumento dei prezzi dovrebbe essere considerato l’opportunità per ridurre progressivamente l’entità dei sussidi, nati per preservare (in teoria) il reddito degli agricoltori. In tal modo, si libererebbero risorse dal bilancio comunitario. Se l’offerta reagisce ai prezzi, il problema dell’indipendenza alimentare di Eurolandia non dovrebbe porsi. Piuttosto, in futuro l’Unione Europea dovrà sempre più misurarsi con la diffusione delle coltivazioni Ogm, spinta dal forte aumento della domanda e dall’accresciuta variabilità delle rendite dei raccolti, causata soprattutto dalle condizioni climatiche. Dalla gestione di questa problematica deriverà la capacità di mantenere la propria indipendenza alimentare, oltre agli altri obiettivi statutari della Pac. L’entusiasmo del Foglio per sussidi e statalismo di ritorno è certamente degno di miglior causa.

(Hat tip: Darwin)

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