Come facilmente prevedibile, tutte le stime di crescita per il 2008 volgono al ribasso. Oggi, è il giorno delle previsioni del Centro Studi di Confindustria, che stima una crescita del pil per il 2007 in lieve rialzo dalla previsione precedente (da 1,7 a 1,8 per cento), ma rivede in marcato ribasso la stima per il 2008, da 1,3 a solo l’1 per cento, cioè il peggior scenario previsto dal Ministero dell’Economia per le stime di rapporto deficit-pil presentate all’Unione Europea. La revisione al ribasso delle stime di crescita è quasi interamente imputabile alla forte frenata dei consumi delle famiglie, la cui crescita per il 2007 è stimata all’1,9 per cento, ma che nel 2008 dovrebbe rallentare a più 1,2 per cento l’anno prossimo. Spento il motore dei consumi, la crescita italiana dovrebbe poggiare quindi su export ed investimenti. I consumi sono danneggiati dalla insufficiente crescita del reddito, e questo lo avevamo già intuito, oltre che dalla crescita dell’inflazione. Ma anche dalla forte stretta creditizia causata dalla crisi di liquidità interbancaria, che spinge inesorabilmente al rialzo il costo del debito per famiglie ed imprese.
E’ davvero inquietante che l’annuncio di due giorni fa, di fornitura straordinaria di liquidità al sistema creditizio da parte delle principali banche centrali, non abbia influito favorevolmente sui livelli dei tassi interbancari, che restano in forte tensione anche a causa della scadenza di fine anno. Si conferma quello che diciamo da tempo: le stime governative di crescita, e tutti i rapporti d’indebitamento ad essa correlati, sono troppo ottimistici. O forse, frutto di malafede, visto che sono stati elaborati a crisi già avviata. Attendiamo le mosse del governo, mentre Visco già si affanna a parlare di “armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie”, ben consapevole che da qualche parte occorrerà recuperare il più che probabile buco di gettito previsto per il 2008, e la tassa da inflazione su cui conta Palazzo Chigi potrebbe non essere sufficiente a soddisfare tutte le clientele.
Comprate il popcorn e mettetevi comodi. La decrescita è arrivata.